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La famiglia è un altro dei temi spesso trattati -con modi di vedere diversi- nella letteratura. Nella letteratura verista Giovanni Verga rappresentò la famiglia come puramente un mezzo di sostentamento, si sta assieme più per sopravvivere che perché ci si vuole bene. Per la famiglia vale "l'ideale dell'ostrica" per il quale finché si sta uniti dove ci ha posti il destino, senza cercare grossi cambiamenti, c'è possibilità di sopravvivere, altrimenti è quasi certa una qualche disgrazia. In I Malavoglia ad esempio racconta la storia di una famiglia di pescatori che vive e lavora ad Aci Trezza, un piccolo paese vicino a Catania. Finché tutti vivono di quello che hanno non vi sono grossi problemi, ma poi presi dalla "irrequietudini pel benessere", ovvero la smania di migliorare la propria condizione, tutto comincia ad andare male e la rovina coinvolgerà tutta la famiglia dei Malavoglia. Nel caso invece di Giovanni Pascoli, poeta simbolista, la famiglia diventa il luogo di rifugio dal mondo esterno, il luogo dolce degli affetti. Il poeta non ha avuto la possibilità di sfruttare questa opportunità in quanto già nell'infanzia morirono in tempi piuttosto corti il padre, la sorella, la madre e il fratello, e il ruolo di capofamiglia fu preso dal fratello Giacomo che dovette affrontare una situazione economica decisamente difficile. In molte sue liriche parla del male di vivere e la sua soluzione è il rifugio nella famiglia o nei ricordi dell'infanzia. Spesso il nido è il correlativo oggettivo della famiglia, della pace. Nella sua ultima raccolta I canti di Castelvecchio rivive un po' la sua vita vista da ormai anziano e rimpiange di non essersi mai creato una sua famiglia. Come per Pirandello anche per Italo Svevo, la famiglia è il luogo dove nasce la nevrosi come in Senilità con la pazzia e la morte di Amalia, sorella del protagonista Alfonso Nitti. Un altro caso in La coscienza di Zeno dove il protagonista Zeno Cosini alla morte del padre, si scontra con il rimorso dell'incomprensione e le durezze che gli aveva mostrato amando ed odiando il padre allo stesso momento. |