Friedrich Nietzsche

Filosofo tedesco, Friedrich Nietzsche fondò la sua morale su quello che considerava l'elemento fondamentale della personalità umana: la volontà di potenza. Criticò, oltre al cristianesimo, le formulazioni etiche di altri filosofi, definendole "morali per schiavi" in quanto costringevano all'obbedienza a prescrizioni universali, e attribuì un grande valore alla creatività di alcuni individui in grado di trascendere le regole sociali della comunità.

Tra le sue opere si ricordano: La nascita della tragedia dallo spirito della musica (1871), Considerazioni inattuali (1872-1874), La gaia scienza (1882), Così parlò Zarathustra (1883-1885), Al di là del bene e del male (1886), Genealogia della morale (1887), L'Anticristo (1888), Ecce Homo (1889). Dopo il crollo psichico del 1899, la sorella manipolò le carte inedite di Nietzsche, accostando arbitrariamente aforismi e pubblicando un'opera intitolata La volontà di potenza (1901). Tale opera ebbe un successo vastissimo negli ambienti letterari e poetici tedeschi del primo Novecento, favorendo però anche alcuni fraintendimenti del pensiero di Nietzsche, non ultimo la lettura che ne fecero alcuni ideologi del nazionalsocialismo. A partire dagli anni Sessanta, per opera di due studiosi italiani, Giorgio Colli e Mazzino Montinari, è stata avviata l'edizione filologica italo-tedesca delle opere complete di Nietzsche, che ha consentito di ristabilire l'ordine cronologico e il testo integrale degli inediti.

 

The New York Public Library