|
Mary Wollstonecraft Shelley Nom L'idea del romanzo fu concepita nel 1816, durante un soggiorno sul lago di Ginevra a casa di George Byron, quando questi propose a ciascuno degli ospiti di scrivere un racconto dell'orrore. Fondendo gli elementi più tipicamente gotici con un vivido realismo supportato da nozioni di biologia e galvanismo, la scrittrice fondò il genere fantascientifico. Il protagonista del romanzo è uno studente di medicina che, con gli avanzi delle dissezioni, costruisce un essere vivente, mimando l'atto stesso della creazione. Dopodiché, inorridito dall'esperimento, abbandona la creatura, che comincia a vagare nel tormento del suo completo isolamento dal resto dell'umanità. Il precipitare degli eventi rivela il funesto potenziale della creatura generata, che, nonostante l'aspetto mostruoso, risulta essere una figura intensamente tragica. Numerosissime sono state le versioni cinematografiche del romanzo (celebre è quella del 1931, diretta da James Whale e interpretata da Boris Karloff), tra le quali non mancano le variazioni in forma di parodia (Frankenstein junior, 1974, di Mel Brooks e con Gene Wilder). |